Dare forma a ciò che forma non ha, enucleare delle finestre non sul mondo, ma sugli spazi interplanetari senza confini e farlo con brio (tanto nel colore, quanto nella disposizione contenutistica) è ciò che connatura l’intera operazione creativa di Roberto Viettone.
Egli offre e propone a chi osserva i suoi quadri non delle delimitate scansioni sull’ignoto, quanto dei veri e propri trampolini di lancio per l’immaginazione alla volta dell’esplorazione dell’anima.
Quello di Viettone con l’arte è un approccio sicuramente poliedrico, indubitabilmente originale, nonché portatore di risultanze oltremodo coinvolgenti. Esso è diretta emanazione di un lungo ed articolato percorso di ricerca, il quale si è dipanato nel corso del tempo, durante il quale l’artista ha avuto modo di forgiare una chiave espressiva capace di giuntare l’evoluzione dell’astrattismo di matrice novecentesca (Vasilij Kandinskij in primis) con la ricerca della terza dimensione.
Le sue opere sono dunque la risultanza di un carpenteriale procedimento di indagine, al cui interno i complessi concetti di infinito spaziale e temporale si animano e prendono vita per il tramite della tecnica mosaicistica, assemblata con un procedimento di giustapposizione delle tessere, ciascuna rigorosamente diversa dalle altre per forma e misura, proprio come ciascun essere umano.
Le componenti dei suoi mosaici rimandano quindi a dei veri e propri microcosmi, accostabili alle monadi di leibniziana memoria, ossia elementi a se stanti, nuclei primigenii, comunque sempre imprescindibili ed insostituibili per l’armoniosa riuscita dell’insieme.
E non è un caso che nella sua arte tono cromatico, scelta segnica e disposizione plastica procedano sempre di pari passo, portando ad istituire un tanto pertinente quanto originale parallelismo con l’universo musicale, il cui andamento spigliato ricorda ed evoca delle vere e proprie sinfonie visive.
Conosciuto in seno al mondo dell’arte con lo pseudonimo di Bob71, Viettone elabora, unisce ed instilla (come ogni artista dovrebbe fare) i saperi e le passioni dei quali è detentore, al cui interno astronomia, arte, scienza, grafica, meccanica e conoscenza dei materiali si tramutano olisticamente negli elementi ispirativi di ogni suo pezzo.
Enzo Nasillo Critico d’arte e Presidente di Orizzonti Contemporanei
