Nel relazionarsi con le opere di Lucetta Ballario risulta palpabilmente evincibile quanto la componente inventiva si giunti inscindibilmente e pertinentemente con quella tecnico-esecutiva.
Infatti i dipinti dell’artista piemontese non si limitano alla mera raffigurazione di luoghi, persone, situazioni, mestieri o esseri animati, ma ne raccontano con dovizia di particolari (e correlazione di materiali) la storia, le caratteristiche precipue e le condizioni contestualizzanti popoli e realtà solo in apparenza lontani nel tempo o nello spazio.
Dopo aver compiuto il discepolato presso i più accreditati ateliers torinesi, Lucetta Ballario, nel corso della sua lunga ed intensa attività in seno al mondo dei colori, ha sempre nutrito una naturale predilezione nei confronti degli stilemi figurativi, sovente corredati ed impreziositi dalla scelta di elementi plastici fatti di stoffe, stucchi, cere, o strutturati su supporti in sughero o tavole OSB (Oriented Strand Board).
Tali artifizi divengono a tutti gli effetti dei veri e propri fattori atti a conferire non solo una forza ulteriore all’impianto cromatico, ma anche la propensione a voler rimarcare l’attuale crucialità nel riutilizzo di materiali altrimenti giunti a fine ciclo di vita.
Nella scelta contenutistica si assiste sovente alla riproposizione di soggetti femminili dimoranti alle latitudini più remote, indagati e descritti con realismo, ma al tempo stesso ponendo l’accento su quegli aspetti unificanti, quali i legami umani, la maternità o le professioni.
Sotto le lenti della medesima analisi possono essere sottoposte le vedute degli esterni, dove la forza dello scorrere del tempo e la persistente possanza della natura si manifestano in scenari ammantati da un’aura travalicante la cogenza del presente.
La tecnica individuata dall’artista –sia essa la pittura ad olio, i colori acrilici, l’acquerello, i pastelli o un loro sapiente mélange– è quasi sempre emanazione e conseguenza del soggetto e della storia che ella intende raccontare.
Presenza di spicco in seno al mondo dell’arte del presente, Lucetta Ballario vanta partecipazioni a concorsi, mostre di pregio e rassegne internazionali, come “Magic Art” (al Lingotto di Torino nell’ambito della Fiera Torino Comics), “Vette d’Arte” (a Sestriere presso la sala espositiva più elevata d’Europa), “Orizzonti Eugubini” (a Gubbio all’interno del Palazzo del Bargello, sede del Museo dello Stendardo e della Balestra), “Dante Nume Italiano” (a Torino concomitantemente le solenni celebrazioni dedicate ai settecento anni dalla morte del sommo poeta), “Life in Nature – Corsi e Ricorsi” (a Grugliasco, Villa Boriglione), nonché il 2° Premio alla Rassegna Artistica Internazionale “Orizzonti d’Arte” ed il 1° Premio Assoluto a Vinovo (Concorso “Oscar degli Artisti”), ad Orbassano ed a Beinasco (“Trofeo di Capodanno”).
Le opere di Lucetta Ballario assurgono dunque al ruolo di veri e propri fermo-immagine, all’interno dei quali l’artista non si limita a descrivere ed a raffigurare un soggetto, ma ne sublima la rappresentazione per dare forma, sostanza e soprattutto vita a delle vere e proprie storie, dove il colore (nelle sue caleidoscopiche declinazioni) assurge al rango di vero e proprio protagonista.
Enzo Nasillo Critico d’arte e Presidente di Orizzonti Contemporanei