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L’incanto della natura nell’arte di Fernanda Sacco

Nelle risultanze visive di Fernanda Sacco concorrono e ricorrono i moduli espressivi afferenti dal solco della più accreditata scuola del paesaggismo piemontese, dove, ad una prima osservazione, la rappresentazione degli esterni senza confine delimita il perimetro esecutivo.

Nel caso delle opere dell’artista torinese, quasi sempre rilasciate con le tecniche dell’olio e dell’acrilico, le definizioni tonali attentamente e soavemente declinate travalicano la componente di un mero esercizio pittorico, per assurgere al ruolo di addendi emotivi, capaci di apportare effetti squisitamente sentimentali alla visione dell’insieme.

Così la natura e le stagioni, proposte tanto nello splendore del loro rigoglio, quanto nella scarna dismissione degli elementi fulgenti, vengono trasfigurate in metafora del perenne ciclo della vita.

Non è un caso che, all’interno delle sue aerate vedute, alla figura umana sia attribuito il più delle volte il ruolo di mera comparsa, in scenari decontestualizzati da ogni riferimento temporale.

I toni variegati, le caleidoscopiche cromie floreali, così come i fasci di luce (a volte netti, talaltre soffusi) elaborati dal suo pennello ricoprono il cruciale ruolo interpretativo della sua arte, dove il dato empirico considerato si sublima in riproposizione lirica di una condizione dello spirito.

Pur ricorrendo nella scelta della sua articolata campionatura soggettistica a scorci estrapolati dalla realtà (si tratti della sua Torino, dell’amata Liguria, financo alla vivida possanza delle campagne e delle montagne del Piemonte), quest’ultima si reifica nei suoi dipinti così come dovrebbe essere: incontaminata e circonfusa dalla magia che da sempre l’ha caratterizzata nella narrazione di leggende o nella trattazione mitologica.

Proprio come nelle fiabe, Fernanda Sacco preferisce dare spazio ad un messaggio interpretativo più alto, cesellando con la tavolozza (ora tenue, ora roridamente densa e materica) scansioni dalla spiccata matrice evocativa.

Appassionata ed attratta dal disegno e dalla pittura fin dalla tenera età, nel corso degli anni ha partecipato a numerose mostre (personali e collettive), con l’ubicazione in permanenza di suoi lavori presso il Museo Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo (CN), la Pinacoteca d’Arte Moderna di Diano Marina (IM) e Valloria Ligure (IM), il paese delle porte dipinte.

Presente su numerose pubblicazioni che attestano e sanciscono il valore collezionistico della sua arte, Fernanda Sacco ha figurato nel novero dei 50 operatori del colore scelti ed ammessi alla Rassegna Artistica Internazionale “Vette d’Arte” 2017, tenutasi a Sestriere presso Casa Olimpia, la sede espositiva più alta d’Europa, ricevendo una Segnalazione d’Onore per il dipinto “Boschetto di Oulx”, così come il suo “Simba” è stato fra i protagonisti della mostra “Magic Art” (dopo aver superato una rigorosa selezione), la quale ha avuto luogo nel mese di dicembre al Lingotto Fiere di Torino, nell’ambito della V Edizione della Fiera Internazionale del Fumetto XMas Comics 2018.

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