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L’ecumenismo spirituale nell’arte di Graziella Salis

Relazionandosi con le opere di Graziella Salis, si avverte immediatamente come alla semplicità degli impianti espressivi corrisponda una diretta proporzionalità al riguardo della profondità dei messaggi in esse contenuti.

Nell’articolato e caleidoscopico ventaglio delle proposte estetiche rilasciate dall’artista nativa di Arbus (il centro ubicato nel cuore della provincia del Sud Sardegna), si percepisce la pervadente presenza di un fil rouge atto a collegare l’intera gamma delle sue locuzioni pittoriche, frutto di approfonditi studi sulle religioni, sulle forme di vita esistenti al di fuori del nostro pianeta e sulla progressione evolutiva dell’essere umano.

Arte spirituale potrebbe essere definita quella di Graziella Salis, la quale indirizza il proprio focus sulla persona, intesa come la prova dell’esistenza di Dio, risiedendo quest’ultimo in ognuno di noi.

Se le religioni diffuse e strutturate (tanto intese sotto una prospettiva storica, quanto analizzate in una dimensione contemporanea) hanno condotto e tuttora tendono ad indurre l’uomo a concentrarsi su ciò che differenzia, introducendo e radicando continui elementi di separazione, le scansioni iconografiche di Graziella Salis veicolano e pongono in risalto quei messaggi di fratellanza e di unità insiti nella natura umana, quando priva di sovrastrutture.

Parafrasando il filosofo Arthur Schopenahauer, i suoi dipinti lacerano il velo di Maya che rende l’umanità prigioniera di false impressioni ed errate percezioni, così come già Platone sosteneva nel “Mito della caverna” (ossia credere che la realtà sia solo ed esclusivamente composta da ciò che le ombre proiettano sulle pareti della caverna stessa).

Forza cromatica ed intensità dei contenuti contrappuntano l’intera gamma dei lavori della Salis: solo così possono essere letti ed intesi pezzi come “Pioggia di Energia”, “La Fonte”, “Energia Ascensionale”, “Costellazione delle Pleiadi”, “Karma”, “Il Regno Minerale” (concetti e termini da lei scritti sempre con la lettera maiuscola per evidenziarne la precipuità e differenziarli dal nome comune generico), fino a “Cuore di Diamante di Madre Terra Gaia”, dipinto selezionato e premiato a Sestriere nell’ambito del contest internazionale “Vette d’Arte” 2018 e scelto ad emblema dell’arte del presente per il Calendario Artistico 2019 di Orizzonti Contemporanei – Alhena Editore.

Con un afflato coloristico oltremodo diretto, Graziella Salis ha il dono ed il merito, non solo di ricondurre alla spontanea semplicità concetti complessi, ma costella l’intera sua operazione creativa di elementi tendenti alla crescita dello spirito ed all’evoluzione umana, tracciando (o, meglio, disvelando) una strada già esistente, e che sta a noi sapere percorrere.



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