Il caldo sole primaverile,
con i suoi raggi dorati,
scaldava i nostri corpi
distesi sull'erba non ancora tagliata.
Con lo sguardo al cielo,
miravo quelle bianche nubi
offuscare, a volte,
la luce del sole,
e, guardandoti,
vedevo i raggi che illuminavano il tuo viso,
risaltandone la bellezza dei lineamenti
e delle labbra,
così perfette nella loro semplicità.
Toccavo
i tuoi capelli d'oro ramato,
alla luce del sole,
pensando al dì del primo incontro,
fugace,
ma intenso ed emozionante,
come il primo bacio,
lieve,
candido e leggero,
ma intenso come una tempesta,
impossibile da dimenticare.
Ormai ci ha marchiati,
come un fuoco purificatore
che libera dalle sofferenze
il corpo e la mente,
permettendo così una vita soave,
anche se si è lontani,
perché la lontananza rafforza gli amanti,
schiacciando dubbi paure e afflizioni.
Allo spuntar del dì pensavo al tuo amore pieno
di radioso calore. Al solo rimembrare torno a gioire
dopo angosce e dolori. Mi chiedi cos'è l'amore,
due anime che si mescolano in un dolce amplesso,
due menti che si fondono in un solo pensiero.
Taci! Ascolta. Non senti sussurrar la melodia
dell'universo?
La vita ogni cosa agguanta e poi si fa beffa,
coi suoi sogni lusinga, ghermisce, rigetta.
Avido d'amore pensavo al tempo che fu,
felice quando mi rallegravi col tuo candore che,
come bambino bisognoso, volevo solo per me.
Calpestar mi pena l'orma preterita,
ormai evanescente alla memoria lenta.
Raccolto nel silenzio, le mani di nulla piene trovo,
ombra spersa nell'universo.
La poesia "Estatico momento" ha vinto il 1° Premio al Concorso Letterario "Alhena" 2016